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Jennifer e Hevan
Di Baba (del 16/05/2006 @ 10:49:36, in Hevan, linkato 16250 volte)

«Guardi com’è bello il figlio di Jennifer». Anna Maria Giannone, la mamma della ragazza di Olmo di Martellago uccisa assieme al bimbo che teneva in pancia da nove mesi, non piange. Le lacrime le riserva per la notte, quando non riesce a dormire, di giorno lotta per onorare la memoria di sua figlia e del nipote di cui le resta solo una foto. «Guardi - dice passandomi il cellulare con la foto a colori di Hevan - non le sembra che sia un bambino che sta dormendo?»

Come dare torto a quella mamma e nonna, che si aggrappa al cellulare per mandare messaggini alla figlia che non c’è più, e ammira il bel nipote che sarebbe nato il 18 maggio. La foto è dolce, un bambino che sta dormendo con gli occhi chiusi, il volto paffuto e sereno, un angioletto, come si usa dire guardando i neonati.

Anna Maria Giannone mostra la foto a me e al collega Ario Gervasutti, che ha seguito la vicenda Jennifer fin dall’inizio, con una preghiera: «Pubblicatela. Fate vedere che quello ha spezzato due vite». Il punto su cui Anna Maria e il marito Tullio Zacconi insistono è proprio questo: Hevan non era più un feto, ma un bambino già completo che, in caso di parto prematuro, sarebbe stato in grado di sopravvivere. Lucio Niero - ma i genitori non vogliono pronunciare quel nome, non sanno come chiamarlo, «perché dire bestia sarebbe offensivo per gli animali» - dunque ha ucciso due volte. Jennifer e il figlio. Chiedono la contestazione del doppio omicidio. E la foto che pubblichiamo è la prova che Hevan non era un feto, anche se tecnicamente così andrebbe chiamato, ma un bambino che è stato ucciso dal padre. Un distinguo, tra feto e bambino, che presumibilmente sarà materia di dibattito nelle aule di tribunale.

Pubblichiamo una foto che suscita forti emozioni e sicuramente farà discutere. Ma non è certo una visione raccapricciante. Anzi il piccolo Hevan fa tenerezza, viene voglia di prenderlo in braccio. Lo farà oggi Jenny che sarà sepolta assieme al bimbo che tanto voleva.

Ai nostri lettori mostriamo questa foto - su richiesta e con l’esplicita autorizzazione dei genitori di Jennifer - con il massimo rispetto per la sensibilità di tutti e dopo un’attenta riflessione. Televisioni e giornali quotidianamente mostrano immagini terribili di cadaveri vittime della barbarie umana, il sangue e la morte più o meno in diretta, purtroppo, fanno parte del corollario mediatico.

Noi, sul Gazzettino, abbiamo sempre cercato di non eccedere in dettagli truculenti, ed evitiamo di sbattere in prima pagina situazioni choccanti. Questa regola vale anche nel caso di Hevan. La foto è bella: un neonato, vestito con il completino nuovo, che dorme.

Per quel bimbo a Olmo di Martellago in via Baracca era già pronta la cameretta. Nonna Anna Maria mostra con orgoglio, il lettino, la carrozzina, i vestitini. Tutto era pronto per l’arrivo di Hevan e il bimbo avrebbe trovato serenità e calore in quella famiglia e soprattutto una mamma vera, orgogliosa del figlio. «Jenny era felice, pensava solo al bambino e di quell’altro non ne voleva più sapere - racconta Anna Maria - l’avremmo aiutata noi. A Hevan non sarebbe mancato nulla».

Ma questo non andava bene a Lucio Niero. Lui voleva essere sicuro di cancellare quella creatura. Jennifer non ha mai voluto abortire. È morta perché voleva quel figlio. Questo splendido bambino di cui oggi resta solo una foto.

[Fonte Gazzettino del nord-est del 12-05-2006]